07. RISONANZA MAGNETICA (la terza scoperta)
Il 27 maggio 2008 ero veramente in forma fisica perfetta. Non avvertivo nessun problema, non sentivo stanchezza, la mia coordinazione era perfetta, vista perfetta, nessuna tensione alle gambe, alta concentrazione. Dopo 32 flebo chelanti, il mio corpo era quasi totalmente disintossicato dai metalli pesanti. Le giornate passavano veloci: a lavoro le responsabilità aumentavano (9 ore al giorno), appena arrivato a casa scrivevo la mia storia in italiano e poi in inglese (4 ore al giorno), due volte a settimana frequentavo un corso in palestra di Pilates (2 ore ogni 3 giorni) e poi famiglia, amici, ecc… Mi rimaneva poco tempo per dormire, circa 6/7 ore per notte. Nonostante tutto mi svegliavo senza bisogno della sveglia, sempre puntuale e sempre molto riposato, in passato non mi era mai successo! Presi una settimana di ferie per realizzare il sito internet (www.matteodallosso.org). Ero quasi arrivato alla conclusione dello scritto in italiano e in inglese e del sito internet, in attesa di fare l’ultima risonanza magnetica. Ero veramente pronto per pubblicare la mia storia… Ero totalmente ignaro di ciò che a breve avrei vissuto.
Il 28 mattina ero veramente spensierato, andai in ospedale per effettuare la risonanza magnetica. Poco dopo essere uscito dal tubo della risonanza sentii la testa girare un po’, anche se non pensai fosse un vero problema. Andai quindi a lavoro. Più passavano le ore però e più non mi sentivo bene. Nel pomeriggio sentivo la testa girarmi sempre di più e iniziai a sentire una forte mancanza di sensibilità al piede sinistro e appena accennato al piede destro. Appena arrivato a casa verificai il mio equilibrio con i classici esercizi ed effettivamente avevo qualche problema, che il giorno prima non avevo!
Questa mancanza di sensibilità al piede non accennava a diminuire. Iniziai a studiare cosa fosse la risonanza magnetica.
La risonanza magnetica che ho eseguito era una risonanza magnetica a 1,5 Tesla (Wikipedia) con mezzo di contrasto. Quest’ultimo è un liquido che viene iniettato durante la risonanza per mettere in evidenza le lesione in fase attiva. In particolare il mezzo di contrasto (Gadolinio) è considerato di estrema utilità nella valutazione dell’attività della malattia. Ogni volta che si effetta la RMN con Gadolinio si acquisisce prima un immagine del cervello o del midollo spinale. Quindi, si somministra il mezzo di contrasto e si acquisisce una nuova immagine. Le lesioni che compaiono nell’ultima scansione, che non sono presenti nella prima, identificano delle aree attive di malattia. Il Gadolinio non è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica integra, ma solo quando è interrotta o alterata nella sua permeabilità, cioè quando sono presenti delle demielinizzazioni.
Il Gadolinio [simbolo chimico Gd], è un metallo della famiglia dei lantanidi. È un metallo delle cosiddette terre rare; ha aspetto bianco-argenteo, è duttile e malleabile. Utilizzato come mezzo di contrasto per la Risonanza Magnetica (RM), è iniettato per via endovenosa. Il Gadolinio si accumula nel tessuto con alterazioni emettendo un’alta intensità di segnale. Essendo tossico per l’organismo, deve essere legato ad un chelante (DPTA, o acido dietilene-triamino-pentacetico) che ha il compito di trascinare questo metallo nelle urine.
Analogamente agli altri lantanidi, i composti del gadolinio sono considerati a tossicità medio-bassa, benché la loro tossicità non sia stata ancora studiata in dettaglio. (Wikipedia)
L’esito della mia quarta risonanza fu veramente uno shock!
Rispetto al precedente esame RM eseguito in altra sede il 14/02/07, si osserva la comparsa di nuove lesioni demielinizzanti, diffuse ad entrambi gli emisferi cerebrali, cerebellari e del tronco encefalico.
Quelle di maggiori dimensioni si osservano a livello del centro semiovale di sinistra ed in sede fronto-basale omolaterale; esse dopo somministrazione di gadolinio mostrano un’impregnazione “a cercine”. Altre più piccole lesioni che mostrano una puntiforme impregnazione patologica sono localizzate in sede corticale frontale destra, corona radiata bilateralmente , specie a sinistra, e multiple perigonali a destra.
Non significative modificazioni dei restanti reperti.
Proprio in quei giorni mi accorsi che iniziavo a perdere una miriade di capelli, strano… prima non ne perdevo uno! Il dottore, che mi segue, mi consigliò di riprendere le gocce di CellFood, 2 pastiglie di Ultrathione 500 e mezza pastiglia di VM2000 al giorno, ovviamente distanziati lungo il corso della giornata, proprio per aumentare il grado di detossificazione del mio corpo.
- La mia forma fisica era perfetta e il mio corpo era quasi totalmente disintossicato dai metalli pesanti. Ero pronto per pubblicare la mia storia.
- Feci la risonanza magnetica. Il pomeriggio della risonanza iniziai ad avvertire diversi problemi, giramenti di testa, forte mancanza di sensibilità al piede sinistro e parziale al piede destro, equilibrio decisamente peggiorato.
- Nella risonanza magnetica il mezzo di contrasto è necessario per valutare la presenza di eventuali lesioni attive.
- Il mezzo di contrasto utilizzato è il Gadolinio. E’ un metallo tossico e per questo deve essere legato ad una molecola chelante, per poter essere espulso dalle urine.
- Esito della risonanza decisamente negativo con comparsa di nuove placche in stato di attività.
- Nel corso della giornata, cominciai a prendere le gocce di CellFood, 2 pastiglie di Ultrathione 500 e mezza pastiglia di VM2000.
Arrivai così alla 33sima flebo chelante! Ovviamente ero molto curioso di vedere come il mio organismo, in particolare la sensibilità del mio piede, avrebbe reagito alla flebo chelante ed ero ancora più curioso di sapere cosa mi avevano iniettato oltre al Gadolinio.
- 10 giugno 2008: Alluminio 56,7 mcg/l (valore di riferimento massimo 20mcg/l) nulla di allarmante, si è alzato leggermente! Piombo NON RILEVABILE (valore di riferimento massimo 150mcg/gcreatcreat), Mercurio 2mcg/gcreat (valore di riferimento massimo 35mcg/gcreat).
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
Il giorno dopo la flebo, la mancanza di sensibilità al piede sinistro si era dimezzata, non mi girava più la testa e il mio equilibrio sebbene non fosse ancora perfetto era decisamente migliorato! Era evidente che il mezzo di contrasto aveva influito sulle mie condizioni di salute. Attendendo di fare la prossima flebo chelante, che da protocollo sarebbe avvenuta dopo 2 settimane, continuai l’autochelazione con il CellFood, l’Ultrathione e il VM2000.
- Alla flebo chelante successiva, cioè la 33esima, il livello di alluminio riscontrato nel mio corpo era leggermente superiore, niente di particolarmente grave.
- Il giorno dopo la flebo però la sensazione di mancanza totale di sensibilità del piede si era dimezzata, non mi girava più la testa, il mio equilibrio era decisamente migliorato, segnale evidente che il mezzo di contrasto era in stretta correlazione con il peggioramento delle mie condizioni di salute.
- Aspettando la flebo successiva ho continuato l’autochelazione assumendo quotidianamente le gocce di CellFood, 2 pastiglie di Ultrathione 500 e mezza di VM2000.